L’Rdc sta per sparire, ecco quale misura lo sostituirà: svelata la cifra dell’assegno mensile
L’Rdc per molti si concluderà nel mese di Luglio, per essere sostituito da un nuovo sussidio. Vediamo insieme cosa cambia.
Il mese di Luglio è ormai alle porte, e per molti cittadini, questo significa una cosa sola: la fine del Reddito di Cittadinanza.
Come la Meloni aveva già preannunciato in campagna elettorale in caso di vittoria, l’eliminazione di questo sussidio è stato tra i primi veri interventi forti del governo nella legge di bilancio varata lo scorso anno. Naturalmente, trattandosi di un sussidio percepito da milioni di persone nel nostro paese, l’esecutivo di centrodestra ha fin da subito dovuto pensare a delle misure sostitutive, che però non riusciranno a coinvolgere l’intera platea di beneficiari dell’RdC.
Per il momento, la misura resta attiva anche dopo il mese di Luglio, e fino al 31 Dicembre 2023, per tutti quei nuclei familiari che hanno a loro carico sia persone estremamente anziane, che soggetti affetti da disabilità.
L’assegno invece si interrompe a luglio per tutti i percettori che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e che risultano, in quanto a requisiti, occupabili da parte dello stato. Per loro è stata prevista una nuova agevolazione, che però scatterà soltanto dal mese di settembre. Si chiamerà “Supporto per la formazione e il lavoro”, e si tratterà nei fatti di un assegno mensile, del valore massimo di 350 euro al mese, e che potrà avere una durata massima pari a dodici mesi.
Il nuovo sussidio sarà destinato a chi ha un Isee inferiore ai 6mila euro
Sarà una misura destinata a chi ha dichiarato un Isee inferiore ai seimila euro l’anno, e il percettore sarà vincolato a frequentare dei corsi di formazione e a dimostrare di star conducendo una ricerca attività per un nuovo lavoro.
Ma il sussidio che andrà nei fatti a sostituire il Reddito di Cittadinanza sarà l’assegno di inclusione sociale, che però partirà soltanto dal 1 Gennaio del 2024.
500 euro sarà la cifra massima del nuovo assegno di inclusione sociale
Si tratta di un contributo economico destinato ai nuclei familiari più in difficoltà, e non soltanto dal punto di vista del reddito. Verranno ad esempio privilegiate in tal senso le famiglie che hanno al loro interno membri affetti da disabilità o non occupabili per altre ragioni. La cifra massima che il singolo soggetto dovrebbe andare a percepire sarà di 500 euro mensili.
Una somma che secondo alcune indiscrezioni potrebbe anche essere più alta, in quanto lo stesso governo Meloni, sta riflettendo sulla possibilità di introdurre una quota aggiuntiva per l’affitto. L’assegno di inclusione sociale potrà avere una durata massima di diciotto mesi, per tutti i soggetti considerati inoccupabili o disabili dallo stato, e di dodici mesi per tutte le altre categorie.