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Gas, il vero problema con l’arrivo dell’estate è il prezzo: gli aumenti di Giugno fanno tremare l’Ue

Industria petrolifera in azione
Industria petrolifera in azione – Rsnews.it

Nel mese di Giugno, il prezzo del gas in Europa è salito del 20 per cento. Una situazione difficile, mentre in America si riducono i rifornimenti di Gnl. 

Il prezzo del gas nel vecchio continente ha iniziato nuovamente a salire. Il problema al momento riguarda principalmente il nord europa, la zona che con la stagione estiva tende a consumare più combustibili fossili in assoluto. Gli esperti finanziari infatti, al momento attendono di capire se davvero nel mese di Luglio arriverà un’ondata di caldo più forte del previsto. 

Fosse davvero così, la domanda di gas a quel punto potrebbe salire, ma non è detto, vista la situazione attuale, che possa essere interamente soddisfatta. 

Al momento infatti, sul fronte energetico, l’Europa continua a scontare i lavori di manutenzione che si stanno continuando a svolgere sul canale norvegese, che resta il fornitore principale di gas per l’Ue, dopo la decisione di Putin di interrompere le forniture  seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina. 

Un’altra grande criticità in tal senso, è arrivata anche con la decisione del governo dei Paesi Bassi di chiudere quella che era il sito più grande di gas nel vecchio continente, una decisione forzata ma inevitabili, in quanto ormai da troppo tempo la zona aveva registrato un rischio sismico troppo elevato. E anche l’America non è esente da questi problemi. 

I flussi di Gnl che arrivano dall’America sono diminuiti a causa di un guasto all’impianto

La scorsa settimana si sono interrotti d’improvviso i flussi di gas diretti all’impianto Gnl di Corpus Christi, e la ragione è probabilmente dovuta a dei guasti rilevati all’interno dell’impianto. Insomma, l’Europa non sembra essere particolarmente fortunata in queste settimane sul fronte delle scorte di gas. 

Bisogna però considerare che non ci sono al momento grandi rischi all’orizzonte, sia perché comunque abbiamo superato l’inverno, ma anche perché resta comunque il fatto che i carichi di Gnl che continuano ad arrivare, sono di molto superiori a quelli degli anni scorsi. resta comunque il fatto che tutti questi problemi, hanno portato il prezzo del gas nel mese di Giugno, a salire di circa il 20 per cento. 

Sito di raccolta di petrolio e gas
Sito di raccolta di petrolio e gas – Rsnews.it

I siti di stoccaggio Ue di gas, sono al momento pieni al 75 per cento

Gli ultimi dati diffusi dal Gas Infrastructure Europe, affermano come al momento tutti i siti di stoccaggio di proprietà dell’UNione Europea, sono pieni per oltre il 75 per cento, ed è dunque probabile che l’obiettivo che si era posto l’Ue, di riempirli fino al 90 per cento, potrebbe essere raggiunto anche prima della scadenza del 1 Novembre. Insomma, al momento il pericolo vero per il vecchio continente, non sembra essere tanto la disponibilità complessiva di gas, quanto piuttosto il prezzo. 

In un momento in cui l’intera economia occidentale sta entrando in recessione, acquistare il gas a questi prezzi sta diventando un vero e proprio problema di sopravvivenza per i consumatori europei. E il vero dramma in tal senso, se non si prenderanno contromisure adeguate, rischia purtroppo di consumarsi il prossimo inverno.