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Rottamazione Quater, vale anche per le cartelle esattoriali del 2023? Cosa dice il decreto

Rottamazione Quater, la sanatoria è valida anche per le cartelle del 2023?
Rottamazione Quater, la sanatoria è valida anche per le cartelle del 2023? – Rsnews.it

Rottamazione quater, molti cittadini si chiedono se la sanatoria è valida anche per le cartelle esattoriali del 2023. Vediamo cosa prevede la pace fiscale. 

Il termine ultimo per presentare domanda per la Rottamazione Quater è scaduto ufficialmente il 30 Giugno del 2023. Da questo momento in poi, lo stato italiano ha tempo fino a settembre per comunicare ai contribuenti se la domanda è stata o meno accettata, o se si sono verificate irregolarità nella verifica dei requisiti. 

La definizione agevolata è stata introdotta dal governo Meloni nella scorsa legge di bilancio, e consente ad alcune categorie di cittadini che hanno in corso delle pendenze con il fisco, di poter saldare il loro debito senza corrispondere interessi relativi a sanzioni o mora. 

Tutti coloro che vogliono conoscere in tal senso la loro posizione fiscale, non devono fare altro che effettuare il login sul sito dell’Agenzia delle Entrate, e recarsi nella sezione denominata “Rottamazione Quater”, in cui potranno fare richiesta per il prospetto informativo. 

Le cartelle esattoriali che possono però essere azzerate mediante la definizione agevolata, riguarda però soltanto un determinato periodo temporale. E infatti, non è possibile sanare i proprio debiti con la Rottamazione Quater, per le cartelle che fanno riferimento al 2023. La tregua fiscale infatti, comprende al suo interno soltanto le cartelle che vanno dal 1 Gennaio 2000 fino al 30 Giugno 2022.

La rottamazione comprende solo le cartelle dal 2000 al 2022 – Rsnews.it

Le cartelle esattoriali del 2023 non rientrano nella definizione agevolata

Questo significa che chi ha contratto un debito o una pendenza con l’Agenzia delle Entrate nell’anno in corso, non può in alcun modo sanare la sua posizione e utilizzare i vantaggi fiscali offerti dalla definizione agevolata. 

L’unica possibilità che ha il cittadino è quella di rateizzare il pagamento di questo debito, evitando così di dover versare l’intera somma in un’unica volta. Esiste una possibilità, anche se al momento abbastanza remota, che il governo proroghi questa pace fiscale anche per il 2023. 

L’unica soluzione è scegliere un piano di rateizzazione, la procedura da seguire

E in quel caso diventa molto più probabile che verranno prese in considerazione tutte le cartelle e le notifiche inviate entro Giugno 2023, come sta accadendo quest’anno, in cui vengono accettate solo quello arrivate fino a Giugno del 2022. 

Il processo per rateizzare una cartella esattoriale che si trova fuori dalla definizione agevolata è abbastanza semplice. Si tratta di un’operazione che può essere svolta per via telematica, dopo il login al sito dell’AdE, utilizzando il servizio “Rateizza adesso”. Per quanto riguarda il numero massimo di rate previste, su somme inferiori a 120 mila euro,  questo sono pari a 72. Per i nuclei familiari e soggetti in forte difficoltà economica, lo stato italiano ha però previsto che il numero massimo di rate possa aumentare fino a 120.