“Rischiamo un nuovo blackout in inverno”, il monito dell’Agenzia Internazionale dell’Energia
Il direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia ha dichiarato che il rischio di un black out il prossimo inverno, è tutt’altro che scongiurato.
Rischiamo un nuovo blackout in inverno? Il pericolo esiste, come ha confermato in questi giorni il direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Fatih Birol.
La guerra del gas scoppiata lo scorso anno a causa della guerra in Ucraina, e la decisione dell’Occidente di supportare la nazione contro Putin, ha aggravato ancora di più la situazione dei rincari energetici, che già da qualche mese dava grandi segni di preoccupazioni. Il risultato è stato un 2022 che passerà alla storia per via di rincari sulle utenze di luce e gas, che in molti casi sono addirittura quintuplicati rispetto agli scorsi anni.
La situazione si è stabilizzata lo scorso semestre, anche se va comunque detto che i prezzi non sono mai più tornati al livello degli scorsi anni. E il prossimo inverno, il problema potrebbe ripresentarsi in forma molto più grave.
Questa, quantomeno, è l’opinione di Fatih Birol, che ha dichiarato come la situazione energetica in Occidente resti ancora appesa a un filo. Se ad esempio, sostiene il direttore dell’AIE, la Cina si riprende economicamente e contestualmente l’Occidente va incontro ad un inverno più freddo del solito, il problema delle scorte gas potrebbe ripresentarsi in tutta la sua drammaticità.
Perchè secondo il direttore dell’AIE la situazione il prossimo sarà complicato sul fronte dell’energia
E questo nonostante sembra ormai certo che, entro novembre, l’Ue riuscirà ad esempio a riempire i siti di stoccaggio di almeno il 90 per cento. In un’intervista rilasciata alla BBC, l’uomo ha spiegato che “in uno scenario in cui l’economia cinese è molto forte, acquista molta energia dai mercati, e abbiamo un inverno rigido, potremmo assistere a una forte pressione al rialzo dei prezzi del gas naturale, che a sua volta graverà ulteriormente sui consumatori“.
La crisi energetica dunque non è ancora finita, e sbaglia chi pensa che quanto accaduto lo scorso anno sia già alle spalle.
Difficile che, come lo scorso anno, arrivi di nuovo un inverno più caldo del solito
Anzi, sia Birol che Klaus Mueller, capo regolatore energetico in Germania, sostengono un’ipotesi ben più estrema.Non solo la crisi energetica potrebbe ritornare con la stessa di violenza prima, ma esiste un rischio blackout anche per le nazioni più avanzate.
Mueller ha anche aggiunto che il livello raggiunto dai serbatoi di gas per le scorte, è molto più grande dello corso anno, ma nemmeno questo potrebbe bastare se l’inverno si presenta troppo rigido. A questi prezzi, non ci sono più le condizioni per riscaldare l’intera popolazione occidentale. Anche perché, l’inverno dello scorso anno è stato più caldo del solito, e non è affatto detto che questo avvenga anche quest’anno, anzi per come siamo abituati ad osservare il cambiamento delle stagioni negli anni, è più probabile che accada il contrario.