In pensione prima dei 60 anni, le donne hanno un’opportunità unica ma vale solo per il 2023

Per alcune lavoratrici donne andare in pensione a 60 anni di età, sette anni prima del requisito ordinario, è possibile. Vediamo insieme in che modo.

Al momento, il requisito anagrafico per poter accedere alla pensione di vecchiaia, è fissato a 67 anni di età. Una delle tante conseguenze della riforma Fornero, che ha allungato l’età pensionabile, costringendo tantissimi pensionati a dover lavorare ancora molti anni più del previsto, prima di potersi finalmente riposare.

Una situazione che spesso si è rivelata più difficile da sopportare per le donne, che biologicamente dopo i 60 anni di età, hanno meno forza fisica e avvertono molto di più la stanchezza.

Anche se su questo va precisato che allo stesso modo, servirebbero maggiori tutele anche per tutti quelli che superati i 60 anni continuano ancora svolgere lavori molto gravosi e usuranti, nonostante il loro fisico non sia più adatto.

Non è un caso d’altronde che il governo nella scorsa legge di bilancio ha rinnovato soltanto due scivoli pensionistici, tra cui uno espressamente pensato per permettere alle donne lavoratrici di andare in pensione prima di quanto prevedono i requisiti ordinari.

Come funziona Opzione Donna, e quando diventa possibile richiedere la pensione anticipata

Con Opzione Donna infatti, diventa possibile per chi vi aderisce andare in pensione al compimento dei 60 anni di età, e con un numeri minimo di contributi pari a 35 anni. Bisogna però precisare che la proroga del governo Meloni su Opzione nel 2023, ha depotenziato di molto la misura, che adesso è rivolta soltanto alla donne disoccupate, appena licenziate dall’azienda e alle donne lavoratrici caregiver o con un’invalidità pari o superiore al 74 per cento.

Opzione Donna è l’unica misura che consente l’uscita a 60 di età per le lavoratrici donne

Opzione Donna è al momento l’unica misura che permette di andare in pensione a 60 anni di età. O meglio l’unica alternativa sarebbe quota 41 che consente a tutti i lavoratori di ottenere l’assegno di pensione con 41 anni di contributi, senza tenere in alcun modo conto del requisito anagrafico.

In realtà esiste anche un’altra possibilità, ma è riservata soltanto alle donne invalide, che possono ottenere l’assegno pensionistico già al compimento dei 56 anni di età. In questo caso però, il grado di invalidità riconosciuto al richiedente deve essere pari o superiore non al 74 per cento, ma all’80 per cento.