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Assegno unico, la comunicazione dell’Inps: se seguite questa procedura l’assegno non sarà decurtato

Assegno unico, la comunicazione dell'Inps
Assegno unico, la comunicazione dell’Inps – Rsnews.it

La nuova nota dell’Inps dà tempo ad alcune famiglie di regolarizzare la loro posizione reddituale in modo da non vedersi decurtato l’assegno.

Alla fine, l’Inps ha deciso di rinviare la decurtazione prevista sull’importo dell’assegno unico, in modo da dare tempo a tutte le famiglie che erano in ritardo, di poter regolarizzare la loro posizione reddituale, in modo da non vedersi tagliato l’assegno nonostante abbiano i requisiti per riceverlo in forma piena.

Con il messaggio numero 2913 del 2023, l’Istituto di Previdenza Sociale ha infatti comunicato che ha deciso di rivedere le indicazioni pubblicate il 1 Agosto, e fornire maggiore tempo ai contribuenti interessati.

Con la precedente circolare veniva stabilito che il pagamento nel mese di settembre, sarebbe scattato soltanto con l’importo minimo previsto per coloro che non avevano ancora aggiornato il loro Isee.

Adesso invece, l’Inps ha preso atto delle difficoltà che possono incontrare le famiglie a svolgere determinate pratiche burocratiche durante il periodo estivo, e ha concesso maggiore tempo per non vedersi decurtato l’importo che percepiscono con il sussidio.

Cosa devono fare le famiglie per regolarizzare la loro posizione

Nel caso in cui i cittadini presentano una dichiarazione DSU esente dalle difformità riscontrate in precedenza, la conseguente regolarizzazione dell’Isee deve avvenire entro il 31 Dicembre dell’anno di riferimento.

L’assegno unico è una misura entrata in vigore nel gennaio del 2022, e che ha come primo scopo, quello di sostituire, mediante l’introduzione di un singolo sussidio, tutte le precedenti agevolazioni a sostegno della natalità. Si tratta infatti di un contributo economico che tutte le famiglie hanno diritto a percepire da intendersi come sostegno per il mantenimento dei figli a carico.

L’assegno unico è stato introdotto nel 2022 e non prevede requisiti d’ingresso

La misura principale di un pacchetto denominato Family Act, fortemente voluto dal precedente governo guidato da Mario Draghi. La domanda, a differenza di altre misure, deve essere presentata ogni anno entro il mese di febbraio, e nel momento in cui viene approvato, l’erogazione del contributo avviene già nel mese di Marzo.

Di norma i pagamenti per le famiglie avvengono sempre entro il 15 o il 20 del mese di riferimento. Stando agli ultimi dati pubblicati dall’Inps, al momento l’assegno unico coinvolge una platea di circa sette milioni e mezzo di figli a carico.