Una sentenza della cassazione ha ribadito il caso in cui la multa inflitta tramite autovelox può essere annullata.
Come era già stato annunciato nei mesi scorsi, il governo, su input del Ministro Salvini, ha iniziato a introdurre delle importanti modifiche al codice della strada. Diversi i cambiamenti messi in atto dall’esecutivo con questa riforma, a partire dalla decisione di diminuire ancora i limiti di velocità nelle aree extra urbane allo scopo di diminuire il numero degli incidenti stradali.
Da alcuni anni infatti le statistiche segnalano come gli automobilisti, nelle zone lontano dalla città, tendano ad infrangere molto più spesso i limiti. E questo, nonostante l’introduzione degli autovelox alcuni decenni fa abbia reso molto più semplici scovare tutti coloro che commettono queste infrazioni grazie alla tecnologia.
Affinché però queste multe siano legittime, il codice della strada stabilisce che gli autovelox debbano essere sempre e adeguatamente segnalati al conducente. In queste settimane oltretutto, è arrivata una sentenza della Cassazione che ha chiarito ulteriormente quali sono i casi in cui una multa su strada inflitta tramite autovelox può essere annullata.
La sentenza è partita da un ricorso fatto da un contribuente, che ha deciso di contestare una multa che gli era stata fatta per eccesso di velocità. Il giudice dopo aver esaminato il caso, ha deciso di dar ragione all’automobilista, e il motivo è lo stesso che abbiamo citato in precedenza.
L’autovelox, si legge nella sentenza, non era stato segnalato nel modo corretto. I requisiti giuridici per rispettare questa disposizione sono la distanza e la visibilità della segnaletica che per legge deve essere posta, affinché il guidatore sia cosciente di star entrando in un tratto di strada in cui è presente questo dispositivo di rilevazione.
Il giudice, entrando nello specifico, ha poi ribadito un principio molto importante per attestare la legittimità della multa: c’è bisogno che l’autovelox sia segnalato ad almeno un chilometro di distanza da dove è stato posizionato.
C’è anche da dire che gli automobilisti, che hanno sempre dimostrato ben poca simpatia per questo strumento di rilevazione dei limiti di velocità, hanno iniziato a sviluppare un loro “codice” per divertirsi a vicenda sulla presenza di un autovelox.
Eppure, nonostante queste accortezze, che testimoniano la volontà di evitare multe e sanzioni, sono ancora pochi i cittadini che nel momento in cui ricevono la notifica a casa, verificano che tutto sia stato fatto a norma di legge.
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