Quanto guadagna davvero un dentista? La risposta ti sorprenderà

Uno dei mestieri più remunerativi d’Italia: il dentista. Chi sono e come si acquisisce la carica

Andare dal dentista non è mai piacevole, in quanto viene associato sempre al dolore fisico che si prova e all’esborso di denaro ingente. La temutissima figura professionale però pare sia stata classificata come uno tra i mestieri meglio retribuiti della penisola. I dentisti in effetti guadagnano notoriamente molti soldi, basti pensare a quanto ci costano le visite di controllo e i vari interventi piccoli e grandi che facciamo durante l’anno.

La professione del dentista è cambiata nel corso dei secoli e si è evoluta notevolmente. Fino al 1980 i medici dovevano essere laureati in Medicina e chirurgia con una specializzazione in Odontostomatologia. Solo in seguito è stata fondata proprio la laurea in Odontoiatria e protesi dentaria. Difatti una distinzione sostanziale da effettuare è quella tra dentista e odontoiatra. Entrambi hanno l’abilitazione a curare i denti ed effettuare operazioni, ma i dentisti devono essere iscritti anche all’Albo professionale dei medici chirurghi e odontoiatri.

Ma non tutti i dentisti guadagnano allo stesso modo, dipende infatti da numerosi elementi.

Quanto guadagna mediamente un dentista?

Molti fattori incidono sullo stipendio di un dentista, ad esempio l’esperienza sul campo, il possesso o meno di partita iva, il lavorare come dipendente o possedere un proprio studio indipendente. Le stime dimostrano che in media un neolaureato in materia guadagna all’incirca 45.000 euro all’anno, mentre dai 4 anni di esperienza in su le cifre toccano anche gli 85.000 euro l’anno fino ai 110.000 euro l’anno (con una media addirittura di circa 9.000 euro al mese).

Comporta molto anche esercitare come dipendente presso una clinica o un ospedale oppure in una struttura privata, laddove si riscontrano differenze di stipendio che vanno dai 2.500 euro di chi sta nel settore pubblico e i 4.000 euro al mese di chi invece ha partita iva e opera nel privato. Va poi considerata proprio a parte la situazione di chi decide di aprire uno studio privato. I vantaggi derivanti da questa scelta sono numerosi e molti proprio di natura economica.

Uno studio privato può arrivare a incassare fino a 150.000 euro l’anno, ma chiaramente da questo monte di guadagni vanno detratte le spese per il fitto del locale o la rata del mutuo se si tratta di mura proprie, unitamente alle spese di luce, gas e acqua. Vanno poi considerati anche gli eventuali stipendi di personale di segreteria e collaboratori tecnici.

Come scegliere che dentista diventare

La strada principale da percorrere è quella di concludere gli studi e fare pratica sul campo, magari appoggiandosi in studi privati. Ma se se ne ha la possibilità, l’opzione migliore è ovviamente quella di puntare all’apertura di un proprio studio.