Ufficiale il nuovo bonus, fino a 1.700 euro per le famiglie | Ma alcuni resteranno esclusi, come funziona il nuovo incentivo
Bonus fino a 1.700 euro per le mamme che lavorano: nuovo incentivo governativo
La stretta del governo Meloni sull’economia si fa sentire sempre più e preannuncia un nuovo anno ricco di restrizioni poiché, da quanto è emerso finora, la manovra finanziaria ha eliminato numerosi incentivi statali e inasprito le condizioni per accedere a bonus e finanche ai pensionamenti anticipati. Pare però che un occhio di riguardo sia stato posto sulla condizione lavorativa delle famiglie con figli a carico. Difatti nell’ottica di quello che è il taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni, si fa strada il cosiddetto Bonus mamme.
In effetti trattasi di una misura che non è un vero e proprio incentivo erogato in più in busta paga, ma appunto una decisa decontribuzione sui cedolini delle lavoratrici. Questa misura costerà al governo all’incirca mezzo miliardo di euro e comprenderà il triennio 2024 – 2026. Le donne interessate da tale provvedimento saranno circa 800.000, che corrispondono a un dieci percento della popolazione femminile che lavora. Il bonus riguarderà principalmente le mamme che lavorano, con una maggiore decontribuzione per quelle con più figli e con bambini piccoli.
In che cosa consiste il Bonus mamme e chi ne resta escluso
Il Bonus mamme insomma premia le madri con tanti figli e consiste in una diminuzione della tassazione sui redditi di queste ultime, consentendo di conseguenza l’aumento del netto in busta paga con incrementi che possono arrivare fino a 1.700 euro annui in più. L’esonero contributivo in questione si concentra sulle donne con almeno due figli e la decontribuzione in questione avrà un tetto massimo applicabile di non oltre 3.000 euro.
Questo incentivo non abbraccia però tutto il mondo femminile e non abbraccia nemmeno tutto il mondo lavorativo delle donne con famiglie a carico, ma riguarda specificamente alcune categorie, lasciandone escluse una grossa fetta. Il contributo sarà assegnato alle lavoratrici del settore pubblico e privato con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e nello specifico:
- alle madri con 3 o più figli l’incentivo sarà erogato fino ai 18 anni del più piccolo;
- alle madri con 2 figli l’incentivo spetterà fino al compimento dei 10 anni del più piccolo.
Restano dunque escluse dalla misura numerosissime donne lavoratrici con famiglia. Non accedono al bonus mamme infatti:
- le lavoratrici domestiche;
- tutte le donne con figli che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato.
Come accedere al bonus
Accedere a questo contributo, se si è in possesso dei requisiti suelencati, è semplice e può avvenire in forma automatica. Saranno i datori di lavoro a comunicare all’Inps i dati anagrafici delle dipendenti, che vedranno direttamente aumentare il lordo del loro stipendio.