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Vendite online, consumatori italiani disperati | Stanno per aumentare i prezzi su tutti i prodotti

Vendite online, ecco perchè i prezzi rischiano di aumentare
Vendite online, ecco perchè i prezzi rischiano di aumentare (DepositPhotos) – Rsnews.it

Il costo dei prodotti che vengono venduti online potrebbe ben presto aumentare in Italia. Vediamo insieme il motivo.

Il rischio è che nel 2024 tutti i beni che acquistiamo online possano costare di più esiste ed è collegata ad una nuova tassa approvata dal governo nell’ultima legge di bilancio.

A partire infatti dal 1 Gennaio del 2024, è ufficialmente entrata in vigore la Global Minimum Tax, una nuova imposta che ha lo scopo di andare a tassare in modo più specifico tutte le multinazionali che hanno dichiarato un fatturato annuo pari o superiore a 750 milioni di dollari.

Una misura fortemente voluta dal governo per contrastare l ‘evasione fiscale di tutte quelle multinazionali che operano e vendono nella nostra nazione senza però avere la sede legale in Italia, o essere soggette alla nostra fiscalità.

Una tassa che ha anche lo scopo di aiutare i negozi fisici dei piccoli-medi imprenditori italiani a poter competere con queste aziende, senza darei il via a un concorrenza al ribasso sui prezzi come sta invece accadendo negli ultimi anni.

La Global Minimum Tax farà aumentare i prezzi degli e-commerce?

Il problema è che quantomeno inizialmente, l’introduzione di questa nuova imposta potrebbe ben presto avere come conseguenza quella di far aumentare i prezzi di tutto ciò che acquistiamo online da queste aziende.

Probabilmente infatti, le multinazionali andranno a scaricare questi nuovi costi fiscali direttamente sul consumatore, e questo potrebbe vanificare quello che era lo scopo iniziale del governo nell’introdurre la global minimum tax.

Come funziona la Global Minimum Tax
Come funziona la Global Minimum Tax (DepositPHotos)- Rsnews.it

Perchè alcuni sostengono che multinazionali come Amazon facciano concorrenza sleale in Italia

L’azienda più conosciuta in Italia che dovrà adesso adeguarsi a questa nuova tassa è Amazon, che pur vendendo ogni anni milioni di prodotti nel nostro paese, ha la sua sede fiscale in Lussemburgo ed è dunque nelle possibilità di poter vendere i propri prodotti in Italia ad un prezzo molto più basso dei commercianti della nostra nazione, che nel calcolare il prezzo finale di un bene materiale, devono fare i conti la fiscalità del nostro paese.

Una concorrenza sleale denunciata più volte dalla associazioni di categoria della nostra nazionalità, e a cui il governo ha tentato di rimediare con la Global Minimum Tax.