Wannagiri, la truffa di inizio anni duemila è tornata | Migliaia di vittime, non rispondere mai a questo numero
Ha fatto di nuovo la sua comparsa una truffa telefonica nata a inizio duemila, quando internet iniziava a diffondersi nelle case delle persone.
Nelle ultime settimane è stata segnalata una nuova truffa telefonica che si ispira a un raggiro che era nato agli albori di internet ad inizio duemila. Wangiri è infatti una truffa telefonica che ha fatto la sua comparsa nel 2002 finendo con il fare migliaia di vittime in tutto il mondo.
La frode consiste nel far scattare nel telefono di una persona una squillo senza risposta. A quel punto se l’utente, incuriosito da chi possa averlo cercato, decide di richiamare il numero sconosciuto, il gioco è fatto.
Questo perché nel momento in si attiva la chiamata sul numero preposto dal truffatore, scatta una costosissima tariffa a pagamento che finisce per togliere tantissimi soldi in pochissimo tempo al povero malcapitato. In genere infatti, si paga 1,50 euro ogni dieci secondi di chiamata, e tutto mentre l’ignara vittima cerca di capire chi ha risposto dall’altra parte e come mai non sente nessuno.
Più il tempo passa senza che l’utente riattacchi, più soldi verranno addebitati sul suo conto. Si tratta di una strategia identica a quella sfruttata legalmente da tanti servizi telefonici a pagamento, che prevedono una tariffa speciale su quel numero.
Come funziona la truffa telefonica Wannagiri
In genere, questa tipologia di truffa informatica si serve sempre di numero telefonici esteri, e questo però è al contempo anche un segnale importante per il consumatore, che deve dunque sempre insospettirsi quando vede un numero non italiano che lo ha cercato.
Anche perché la frode si attiva soltanto nel momento in cui richiamiamo e attiviamo il servizio a pagamento, in quanto lo squillo senza risposta viene utilizzato come esca per indurre l’utente a fare un’azione attiva che dia inizio al raggiro.
Truffa Wannagiri, ecco a quali numeri fare attenzione
Particolare non da poco: parliamo di una delle prime frodi telefoniche nate con l’avvento di internet e nella nuova versione in cui è rispuntata nel vecchio continente dopo oltre un ventennio, i numeri utilizzati sono quasi tutti provenienti da paesi come la Moldavia, la Tunisia e il Kosovo.
Gli smartphone moderni hanno oggi una funzione apposita anti spam, che permette di riconoscere e segnalare i numeri considerati come spam da subito, già quando arriva la chiamata in entrata. Non sempre però riescono a riconoscere tutte le chiamate sospette, per questo è necessario che gli utenti per primi facciano attenzione.