Approvato ufficialmente il nuovo aumento sugli stipendi, più di 400 euro in più in busta paga | Quali lavoratori ne hanno diritto

Approvato il rinnovo contrattuale dei bancari: molti cambiamenti per loro in busta paga

Tra le varie operazioni messe in atto dal governo Meloni negli ultimi mesi vi è l’analisi e la rivalutazione di alcuni contratti pubblici. Per molte categorie questo periodo è coinciso con il rinnovo del contratto nazionale collettivo del lavoro. A esserne interessate sono state le categorie del mondo scolastico, delle forze armate, della sanità pubblica e ora è toccato anche agli impiegati di banca.

Da molto tempo sul tavolo delle discussioni, il contratto dei bancari ha suscitato molta trepidazione, ma a quanto pare le trattative si sono concluse dopo gli ultimi incontri di metà novembre con i sindacati e si è giunti a decisioni definitive. Tra le novità previste vi sarà anche un aumento salariale.

Condizioni pattuite e incremento di stipendio

Il contratto dei bancari, che era scaduto già dallo scorso anno, si rinnova finalmente con importanti novità. Nella giornata del 22 novembre si è tenuta una delle ultime riunioni plenarie dei sindacati con l’illustrazione dei cambiamenti da mettere in atto. Dopo la riunione non resterà che ottenere l’approvazione generale di tutti  i segretari generali dei sindacati. Dunque concluse le trattative, il passaggio successivo e ultimo a chiusura dell’iter sarà proprio la firma del contratto nazionale rinnovato.

A mutare in meglio è innanzitutto l’importo del cedolino degli impiegati, i quali pare vedranno un aumento di circa 435 euro in busta paga al mese. Questi aumenti di stipendio promessi cominceranno a decorrere dal 1 dicembre 2023. Si è parlato anche della possibilità di percepire gli arretrati di aumento a decorrere sempre dal 2023, tuttavia al riguardo non si hanno ancora molte informazioni ed è probabile che vi siano questioni da definire.

Ulteriori novità

Una delle questioni più discusse riguardo il contratto degli impiegati di banca riguardava il Tfr, o meglio la base imponibile del trattamento di fine rapporto. Questa era stata modificata negli anni precedenti con una drastica riduzione. I bancari chiedevano da tempo il ripristino del 100% della base di calcolo del Tfr e pare siano stati pienamente accontentati.

Ulteriori innovazioni riguarderanno la questione mobilità e trasferimenti del personale dipendente: sarà modificato il limite di chilometri oltre il quale non potranno essere spostati gli impiegati dal punto originario di assunzione, in special modo quelli con famiglie e figli a carico.