Crolla il prezzo del petrolio, il rischio di una crisi energetica in Europa è più vicino: cosa sta succedendo
Il prezzo del petrolio è crollato e nessuno sa quali saranno le conseguenze nei prossimi mesi. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
La situazione sul fronte energetico, continua ad essere molto critica per il vecchio continente. Il prezzo infatti nei prossimi mesi potrebbe nuovamente schizzare verso l’alto, trascinando di nuovo l’Europa in una crisi energetica.
D’altronde, quanto sta accadendo era purtroppo largamente prevedibile, perché in un mondo ormai interconnesse, quantomeno per quanto riguarda la vendita delle materie prime, ogni sconvolgimento geopolitico come lo scoppio di un conflitto armato, crea delle conseguenze molto negative per il mercato, dando a volte inizio a un pericolosissimo effetto domino.
E se prima c’era stata la guerra in Ucraina a mettere in agitazione i mercati internazionali, influenzando in modo decisivo il prezzo dell’energia a causa del riposizionamento commerciale della Russia, adesso invece la guerra tra hamas ed Israele, influenza inevitabilmente il mercato arabo dei combustibili fossili.
La situazione è molto critica, ed è per questo che l’Opec+, l’organizzazione che riunisce al suo interno le nazioni esportatrici di petrolio, ha deciso di rimandare al 30 Novembre il vertice di Vienna inizialmente previsto per il 26.
Perché il crollo del prezzo del petrolio è un segnale preoccupante
Una decisione dovuta al fatto che le tensioni che stiamo vivendo a livello mondiale, impediscono di prendere delle decisioni chiare, visto quanto rapidamente può cambiare il contesto.
In questo contesto, il crollo repentino del prezzo del petrolio a cui stiamo assistendo potrebbe scatenare un panico nei mercati, in grado di dare il via a delle conseguenze imprevedibili.A incidere su questa situazione, c’è anche il massivo aumentato della produzione interna degli Stati Uniti.
Perchè il prossimo vertice Opec+ è così importante
Difficile capire cosa accadrà nei prossimi mesi, anche se va detto che il mercato del petrolio è instabile per sua natura, essendo legato a doppio filo alle vicende politiche internazionali. Tutti gli investitori sono dunque ben abituati a questa variazione, e dunque vi è un pericolo minore si scateni il panico tra di loro.
Oltretutto, bisogna anche considerare che il prezzo del greggio è crollato anche come diretta conseguenza dell’annullamento del vertice Opec+. Per questo, i mercati potrebbero cambiare direzione dopo aver conosciuto gli esiti dell’incontro che si terrà tra qualche giorno.